venerdì 28 dicembre 2018

Auguri e che il 2019 sia portatore di pace, di salute e di serenità

Salutiamo il 2018 raffigurando alcuni momenti salienti delle nostre azioni ed attività nonché alcune importanti interazioni avvenute.
Salutiamo un anno caratterizzato da momenti problematici e di sofferenze, ma anche di gratificazioni.
Il 2019 sarà l’anno della Riforma del Terzo settore e ci auguriamo che la classe politica riconosca il ruolo svolto negli anni dal Volontariato e con esso quello  dei Centri servizi.
Il 2019, forse, condurrà a ridisegnare il Sociale, ma dovrà riconoscere che tale settore non è solo demandato a pochi ma è una responsabilità di tutti. 
Per nostro conto proseguiremo a concentrarsi sul positivo per procedere nel ruolo attivo e solidale del puro Volontariato.

venerdì 31 agosto 2018

Giornalismo: 16 consigli per raccontare meglio le storie “sociali”

Riteniamo utile tale articolo nei confronti di tutti coloro, Volontari/e o no, desiderano raccontare storie sociali.

In collaborazione con Redattore sociale, CSVnet propone un vademecum agli addetti stampa del volontariato per far emergere in modo corretto le vicende personali di chi vive situazioni di disagio e di chi si impegna per aiutarli

di Antonella Patete (Redattore sociale) - Stefano Trasatti (CSVnet)

Quando i giornalisti chiedono «una storia» alle associazioni di volontariato vengono a volte guardati con diffidenza. In alcuni casi li si accusa perfino di rincorrere gli aspetti più folcloristici della realtà, quasi di voler guardare la vita delle persone dal buco della serratura.

Ma la storia di una persona, di un gruppo, di una causa non ha nulla di folcloristico, ha invece un valore insostituibile: dà plasticità a un concetto, aiuta il lettore a passare dal mondo delle idee a quello delle cose e a comprendere, attraverso la forza dell’esperienza concreta, perché una determinata situazione può essere positiva o negativa, cosa si prova a starvi dentro e cosa si prova ad uscirne. Ma quali criteri deve seguire chi si trova nella posizione di «mediare» le storie tra i diretti interessati e i giornalisti? In collaborazione con Redattore sociale, CSVnet ha stilato un vademecum per i comunicatori dei Centri di servizio per il volontariato e per tutti coloro che svolgono tale funzione nelle organizzazioni del terzo settore. Eccone una sintesi.

Consapevolezza. Liberarsi dal complesso di inferiorità verso i giornalisti: stiamo trattando argomenti cruciali per la vita di tutta la popolazione.
Originalità. Non è difficile trovare una storia (un progetto, una persona fuori dal comune) nelle attività del volontariato, ma quella giusta deve avere elementi di originalità e interpretare il mood del momento.
Valori. Il valore sociale di una storia è “presunto”: non va mai dato per acquisito, ma si deve conciliare con i valori “oggettivi” delle comunicazione (numero di spettatori, copie o click, possibilità di fare opinione ecc.).
Emozione. Trovare nella storia elementi che abbiano la forza emotiva di illuminare le questioni che richiamano.
Incontro. Cercare sempre di incontrare (o far incontrare) personalmente i protagonisti lasciando loro la parola, di entrare nei luoghi in cui la storia avviene.
Fatti. Non eccedere con le spiegazioni. È la storia a parlare, non il nostro commento o le categorie predefinite a cui siamo spesso affezionati.
Niente santini. Spesso le storie non sono lineari. Non si tratta di costruire santini, ma di saper raccontare la complessità della vita, con i suoi chiaroscuri.
Autoreferenzialità. La storia delle persone è più importante dell’associazione, delle sue metodologie, dei modelli di intervento, dei report di progetto…
Fonti e linguaggio. Valorizzare come fonti gli operatori sociali. Ma il comunicatore deve anche saper “tradurre” il loro linguaggio (senza stravolgerlo o banalizzarlo) per renderlo comprensibile all'esterno.
Contesto. Saper proporre tutte le informazioni (ricerche, inchieste, dati) che permettano di collocare la storia in un quadro più ampio.
Competenza. Essere sempre documentati e saper trattare sia gli aspetti concettuali che tecnici dei vari argomenti: un giornalista capisce al volo se dall’altra parte c’è una persona competente.
Attualità. Fare attenzione alle questioni più discusse in quel momento dall’opinione pubblica. E oltre a puntualità e rapidità, per “battere la concorrenza” occorre sempre un surplus di propositività.
Rispetto. I soggetti “deboli” non hanno quasi mai dimestichezza con la comunicazione: si deve saper tacere alcuni dettagli per proteggere la persona.
Passione. A un comunicatore del sociale la sola professionalità non basta. Ci si aspetta che sia appassionato del proprio lavoro, creda in quello che fa e sia in grado di trasmetterlo.
Saper dire no. Se il giornalista non dà garanzie sull’uso che farà della storia, rifiutare la collaborazione. O aprire mediazioni.
Fiducia. Creare un rapporto di fiducia con i giornalisti, ma anche con le organizzazioni non profit, che devono percepire i comunicatori come soggetti capaci e sensibili alla loro cultura, approcci e richieste.
Leggi qui la versione integrale del vademecum.


Una versione di questo articolo è stata pubblicata nell'inserto “Buone notizie” del Corriere della sera di martedì 28 agosto 2018.

https://www.csvnet.it/component/content/article/144-notizie/3047-giornalismo-16-consigli-per-raccontare-meglio-le-storie-sociali?Itemid=893

domenica 25 marzo 2018

al via LO SPORTELLO PER IL VOLONTARIATO

Ha affermato da Luigi Bobba: «Ho girato in lungo e in largo l’Italia del Volontariato. E ogni volta ho scoperto persone, realtà, approcci, modalità che per me erano del tutto sorprendenti. Quello dei volontari italiani è un mondo sempre sorprendente nella sua capacità di inventare risposte di fronte a problemi e bisogni che altrimenti non avrebbero avuto un nome, un volto e nemmeno una risposta».
Riccardo Guidi, ricercatore dell’università di Pisa, ha sottolineato: “La vera sfida è incidere sull’80 per cento di italiani ‘inattivi’, quelli che non hanno mai svolto alcuna attività di volontariato, né hanno mai fatto donazioni”.

Principi fondamentali sono sanciti dalla Costituzione italiana che all'articolo 18 enuncia che i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale, nonché dall’articolo 118 che dichiara che Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà.
La promozione del Volontariato e della cittadinanza attiva trovano inoltre concrete attinenze sia nel CeSVoP (Centro Servizi per il Volontariato Palermo) sia nel costituito Comitato educativo per la promozione e la valorizzazione del territorio della VI Circoscrizione della città di Palermo.
La sperimentazione dello sportello per il Volontariato desidera agevolare quei Cittadini e quelle Cittadine che, spesso disinformati/e, hanno difficoltà a mettersi in gioco in prima persona.
L’informazione e la conoscenza sono fondamentali, come del resto sentirsi parte integrante e propositiva. 
L’attività di sportello prevede di fornire informazioni base, focalizzando l’attenzione sulla centralità e sulla crescita della Persona, al fine di fare emergere le inclinazioni sociali e solidali da parte di coloro  che si presenteranno allo sportello suddetto.
Raccolte un certo numero di adesioni sarà concordato con il CeSVoP una giornata (open day), nella quale saranno invitate a partecipare le Associazioni che, per propria mission, rispondono alle suddette inclinazioni.
Si prediligerà la territorialità in quanto spesso le distanze non favoriscono il/la Volontario/a, in special modo se ci riferiamo alle giovani generazioni.
Ma non sarà esclusa extraterritorialità se non dovessero essere presenti Associazioni di territorio che possano fornire contrappesate risposte.
Il progetto desidera contribuire a colmare quel gap civico definito come cittadinanza inattiva, e quindi aprendosi a tutte le età.
Terminata questa prima fase sarà compito delle Associazioni procedere alla formazione motivazionale ed ai valori del Volontariato attivo.
E’ bene sottolineare che svolgere attività di Volontariato genera crediti formativi, anche a livello universitario, e  facilita le opportunità di alternanza scuola-lavoro, trasmettendo loro competenze sia specifiche che trasversali. 

Con il 27 giugno 2018, l'attività dello sportello viene sospesa. 
Le persone interessate potranno rivolgersi: al CeSVoP - largo Villaura, 27, 90142 Palermo - telefono: 091/331970

lunedì 26 febbraio 2018

Da straniero a cittadino - La Costituzione italiana

Il corso gratuito si prefigge di fornire le conoscenze base sulla Costituzione italiana, indispensabili per risiedere in uno Stato diverso da quello di provenienza.
Tutte le informazioni sono riportate nella locandina, ma è opportuno evidenziare, oltre alla disponibilità del Presidente della VI Circoscrizione di Palermo, che le domande di pre iscrizione saranno trasmesse direttamente dagli interessati/e o tramite Associazioni, Cooperative, Patronati, Enti, Datori di lavoro, ecc, all'indirizzo e-mail: movimentodeicittadini.sicilia@hotmail.it, specificando cognome, nome, nazionalità, luogo e data di nascita. 
Farà fede la data e l’orario di trasmissione ai fini di eventuali richieste superiori ai dieci posti disponibili (graduatoria).
Il corso si articolerà in sei incontri settimanali, nel pomeriggio di ciascun giovedì, al termine del quale sarà rilasciato un attestato di frequenza.



Si rende noto che il corso è terminato. 

sabato 10 febbraio 2018

Giornata nazionale della raccolta del farmaco - 10 febbraio 2018

Questa mattina abbiamo partecipato nella qualità di Volontari, insieme a due splendide Persone, alla giornata "Dona un farmaco" promossa dal Banco Farmaceutico.
Una forte ed ulteriore esperienza che ha reso possibile entrare in contatto con tante Persone che, nonostante il periodo di ristrettezze economiche, hanno dimostrato che la solidarietà esiste e resiste.
Non è facile invitare ad una donazione le Cittadine ed i Cittadini che accedono ad una farmacia per acquistare farmaci, in quanto in prima persona e/o in famiglia esiste una patologia più o meno grave.
Ma la gente ha risposto e questo fa ancora ben sperare.
Questa come tante altre iniziative necessitano di Volontari/e che possano destinare un po del proprio tempo.
La povertà sanitaria è spesso una problematica poco attenzionata.

Sabato 10 febbraio 2018 è in svolgimento la 18esima GRF – Giornata di Raccolta del Farmaco. In migliaia di farmacie, si raccoglieranno medicinali da banco da donare a più di 1.700 Enti assistenziali che si prendono cura dei poveri. 
L’anno scorso, grazie all’impegno di oltre 14.000 volontari e al coinvolgimento di 3.851 farmacie abbiamo consegnato agli enti più di 375mila farmaci. 
Grazie ad essi, 578mila indigenti si sono potuti curare. 
E’ stato un buon risultato. 
Ma ancora molto distante da quello che sarebbe servito per rispondere al reale fabbisogno espresso dagli enti caritativi. 
Abbiamo coperto solo il 37% delle richieste. 
Gli effetti della crisi non sono stati riassorbiti dalla ripresa, in Italia ci sono 4,7 milioni di poveri e la domanda di farmaci da parte degli Enti è cresciuta in 5 anni (2012-2017) del 27,4%. 
Dietro ai numeri, spesso asettici e impersonali, si celano le storie di persone e di famiglie che faticano e procurarsi l’indispensabile per sopravvivere. 
Si tratta della gente che abita i luoghi che abitiamo noi. 
Il mendicante, ma anche le famiglie che non riescono più a pagare il mutuo, la vecchietta che vive da sola al piano di sopra o il disoccupato in avanti con gli anni che prova vergogna a chiedere aiuto ma, da solo, non ce la fa.

giovedì 11 gennaio 2018

ISEE calcolo: fasce di reddito e nuove soglie franchigia 2018


Sembrerebbe che ci sia molta confusione, tramite questo link speriamo di rendere utili informazioni e chiarimenti.

https://www.guidafisco.it/isee-calcolo-nuove-soglie-816

ISEE calcolo 2018 nuove soglie, fasce di reddito e franchigia prima casa, figli e disabili, da quando e quali redditi sono inclusi, come e dove si richiede.

fonte: guida fisco del 2 Gennaio 2018

mercoledì 10 gennaio 2018

Per i diritti delle Persone con disabilità e dei loro familiari

Come da nota del  Coordinamento "H" unitamente all'Autorità Garante per le persone con disabilità della Regione Siciliana, il giorno 8 gennaio 2018 presso l'Aula Bonsignore dell'Assessorato regionale alla Famiglia e alle Politiche Sociali, si è svolto  l'incontro per fare il punto della situazione e di continuare, ripartendo dal documento unitario del 25 luglio 2017, un percorso che miri alla garanzia della piena inclusione e di una reale presa in carico delle Persone con disabilità da parte del Governo regionale.
La riunione si è svolta in un clima di serena e proficua unità di intenti nonché di validi e di significativi interventi, da parte dei numerosi Associazioni, Cooperative, Centri e Gruppi presenti.
In attesa del verbale ufficiale dell’incontro, si accenna sinteticamente: affrontare le tematiche/problematiche della disabilità a 360°, riconoscere il ruolo fondamentale dei familiari, coinvolgimento di tutte le realtà “provinciali” della Regione, riflettere sul modello Palermo, avviato dall'Assessorato comunale alla cittadinanza solidale, la necessaria informazione e potenziare il ruolo e l’ufficio del Garante regionale, unico e solo riferimento.
Informata dalla dott.ssa Gambino, ha desiderato porgere un saluto l’Assessore regionale alla famiglia, alle politiche sociali ed al lavoro Mariella Ippolito, dichiarando  la piena disponibilità ad affrontare le tematiche di cui trattasi.
Presenti, oltre al Coordinamento H, diverse Associazioni/Enti/Rete aderenti al Comitato educativo della VI Circoscrizione.
Registrata anche la presenza del direttore del CeSVoP Alberto Giampino.